tontolini va in olanda

Di come l'eroe della commedia italiana del cinema muto finisce per caso tra i canali e le piattezze dei Paesi Bassi e fra mille peripezie ne combina delle belle pur di tornare dalla sua amata, nella bella Italia dell'arte.

giovedì, novembre 16, 2006

CIRCE OH!


Bene. Oggi è il mio compleanno e come d'obbligo mi regalo un post sul mio blog. Ma che regalo del cazzo... direte voi... e invece vi smentirò. Il post di oggi è solo per me e per le mia genialità, tanto elogiata anche nel basso dei paesi bassi. Dove vivo, qui ad Amsterdam, le gente è cordiale, la birra costa poco ed è davvero speciale. La mia casetta è piccola ma accogliente, da quando, con l'aiuto di qualcuno, ho cambiato la disposizione dei miei mobili. Il mio vicino spagnolo... pardon, CATALANO, che organizza orge con i suoi amici, mi ha regalato un bel paio d'etti di prosciutto spagnolo alla salute mia, che mi gusto di gusto. Sono un buon cuoco per fortuna e mi so cucinare qualcosa di davvero sfizioso per oggi (magari solo per me). Poi mi sparo uno dei film per cui vado pazzo. Fra poco deciderò. Me lo gusterò con tutta la sapienza da me accumulata nel corso dei miei studi sul cinema e sui media. Domani devo svegliarmi presto. Ho lezione alle 9. Quindi serata tranquilla. Domani piscina e birra con qualcuno dei miei ammiratori. Sabato cycling party nelle stanze del residence per raccattare altri fan. Direi che sono davvero soddisfatto. Non mi manca nulla qui, lontano dall'italia. Prodi non si produce per gestire un piano energetico efficace? Pecoraro Scanio non distingue un pannello solare da un piatto d'argento? Massimo D'Alema è convinto che inserirsi un pesce in un orecchio gli permetta di comprendere chiaramente qualsiasi idioma straniero? Niente riforme delle Televisioni, della Cultura, del Lavoro "Chi se ne frega!" direbbero i marinai di Ulisse sbattuti in fondo al porcile di Circe. "Che me ne importa!" strillerebbero i bimbi in coro con Lucignolo. "Ma vaffanculo!" dico io. Io valgo di più. Ma non perchè l'Italia non è alla mia altezza. Piuttosto perchè in italia c'è troppa altitudine. Io mi abbasso, stando in Olanda, dove la più importante delle preoccupazioni è davvero il Riscaldamento Globale, che potrebbe seppellire tutti sotto 15 metri d'acqua nei prossimi 15 anni. Dove il problema non è la guerra, perchè è chiaro che è sbgliata, ma come trovare un sistema per integrare l'idea che è sbagliata nella cultura generale. Certo che, appurato che qui si vive meglio, per molti aspetti ma non per tutti, mi domando: "Ma allora perchè io dovrei farmi problemi e dubitare sulle motivazioni che mi spingono a restare..." Nel senso: dato che A è meglio di B e che A è alla mia portata, chi me lo fafà a tornare a B? Bhè. Meditazioni profonde. Comunque non bisogna fare troppi paragoni, mi hanno detto. E' vero. In parte non stanno nemmeno in piedi. E poi dove sarebbe la convenienza: non posso vantarmi di altro che del cibo, delle bellezze naturali e del patrimonio artistico (ancora per poco, credo). Il fatto è che se la poltrona che ho sotto il culo è meglio della sediolina dell'asilo che mi hanno preparato a fianco, perchè mai dovrei cambiare posto? Fra un mesetto mi daranno 1000 euro di rimborso spese. L'anno prossimo 1000 euro al mese di borsa di studio. Se cominciassi un dottorato mi darebbero 1600 euro al mese (il primo anno soltanto, poi aumentano). Mi offrono da lavorare. Mi stimano. Io sono fregno. Ho l'impressione che sarei un po' sprecato a far firmare contratti porta a porta (con tutto il rispetto per chi lo fa sentendosi sfruttato e sprecato). Mi sentirei più adatto a fare cose che mi piacciono ed in cui sento di poter essere meglio, di poter dare del mio meglio. La musica è un bellissimo hobby, e non mi dispiace farla ed ascoltarla. Non sono nemmeno da buttare a suonarla. Invece vorrei davvero che il restauro e la presentazione dei film diventasse il mio lavoro. Ho studiato per imaparare come farlo e qui, alla gente come me, che si appassiona e studia, ci tengono. La gente così la curano e la convincono a restare, com'è giusto che sia. Come è GIUSTO che sia. Quindi, per citare un pezzo di storia italiana poco ascoltata dalla maggioranza: "Voglio ciò che mi spetta, lo voglio perchè è mio, MI SPETTA!". Non c'è molto altro da dire. Ho 28 anni oggi e molte possibilità davanti. Tantissime opzioni, ma un futuro solo: quello che mi è dato. Le mie scelte ne fanno un tempo prossimmo di rimpianti o un di trionfi e soddisfazioni. Le soddisfazioni. Ce ne sono tante e tanti tipi, ma nessuna è come la propria. Io sono uno studente, sono italiano e ne sono fiero in senso tutt'altro che patriottico. Io sono uno che ha imparato a lavorare per realizzare alcuni sogni, propri e di altri, dove lavorare significa mettere passione ed entusiasmo in quello che si fa. Mi và di pensarmi contento, impengato e coinvolto nello spazio di una vita: lo spazio che mi danno e dove me lo danno. Lo spazio che si apre. Io non cambio idea. Sono ancora convinto che Lenin e Marx avessero molto di più da dire di me (E come loro molti altri). Sono ancora convinto che bisogna cambiare TUTTO, in italia come nei paesi bassi. Sono ancora convinto che chi lavora a salario vive sotto servitù. Sono convinto che esitono ancora il proletariato e la borghesia. Ma il mio valore capitalistico è quello di un buon prodotto. Un ottimo prodotto. Non mi deprezzo col tempo e non soffro l'inflazione. Sono il cuore delle mie risorse, economiche e vitali. Colleziono successi ed insuccessi da sempre, ma quello che voglio rimanga impresso nella mia memoria, come nel mio epitaffio sono le belle cose, le belle persone ed i bei posti. I gesti di una vita che hanno un valore perchè li ho voluti fare, non dovuti.
Venitemi a trovare, amici. Vi aspetto.

P.S.: Perdonate la foto sfocata... non ancora mi impratichisco a dovere con il digitale.

4 Comments:

  • At 11:03 PM, Anonymous Anonimo said…

    Mi fa piacere sentirti finalmente integrato nelle bassezze degli omonimi paesi. Ovviamente i soldi di cui parli, per affinità con le bassezze di cui sopra, provengono dal tuo impiego nel quartiere a luci rosse... lì nessuno può sentirsi sprecato, soprattutto una vecchia puttana d'altoborgo come noi non ci può mettere molto nel sentirsi a casa, però ignoravo che offrissero borse di studio alle mignotte... che paese bizzarro.
    Ad ogni modo non capisco cosa c'entrino Lenin e Marx con salari e proletariato: il primo cantava Obladì Obladà, mentre il secondo sparava battutacce a raffica tipo: "La commedia non mi è piaciuta, però l'ho vista in condizioni sfavorevoli: il sipario era alzato."
    E con questo oggi ho citato il numero massimo di battute di Marx consentito dalla legge, quindi mi dileguo e ti rinnovo gli auguri già posterdati nel post antecedente.
    Hasta la supercazzola!

     
  • At 1:33 AM, Anonymous Anonimo said…

    Buon compleanno Matte' :)
    E' anche il compleanno di un altro mio amico, al quale pero' non ho augurato buon compleanno.
    Anzi, si tratta di una persona che in genere EVITO perche' PARLA UNA FREGA.
    Anche tu nel tuo post hai parlato una frega ma mi e' piaciuto molto quello che hai scritto.
    Ci sono anche piccoli segreti che poi ti diro'.

    Sua Sughita'

     
  • At 9:31 AM, Anonymous Anonimo said…

    Eccoqua, vuoi vedere che pure sugo si trasferisce i nederlend?
    Auguri Mattè, te li farò di persona per la festa dei fottuti tulipani.
    Dui, o come diavolo dicono quegli scioperati degli olandesi...

     
  • At 11:29 AM, Anonymous Anonimo said…

    Tanti auguri, Mattè!
    Sorry per il ritardo di un giorno, ma ieri avevo un esame scritto (non mi preparavo così tanti bigliettini dai tempi del Liceo)per il quale anche Lollo ha partecipato, nel ruolo di Aiuto Da Casa :D
    Spegni tutte le -olandesi- candeline ed esprimi un desiderio...tanto non si avvererà, è un'usanza italiana, mica nederlandese..tsk!
    Ancora Auguri,

    OlandeseSfrigolante

     

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