tontolini va in olanda

Di come l'eroe della commedia italiana del cinema muto finisce per caso tra i canali e le piattezze dei Paesi Bassi e fra mille peripezie ne combina delle belle pur di tornare dalla sua amata, nella bella Italia dell'arte.

mercoledì, ottobre 25, 2006

MISS VEGLIO

E' piuttosto emblematico il fatto che io abbia scoperto come postare i titoli sul mio blog solo una volta tornato a Pescara. Forse proprio perchè è la città dove siamo nati che ci conferisce il titolo. Pescara è una città straordinaria. Un sugo di contraddizioni straordinariamente visibili, di impossibili coesistenze di idiozia e genialità, di follia e lucidità. Conosco tanti imbecilli quanti genii, e spesso le due personalità coesistono nello stesso corpo. Probabilmente io sono uno di questi Giano, perchè la mia adriatica città pullula di cotanta ambiguità esistenziale. Sono convinto che sia un fattore genetico, un po' come quel paesino della sardegna in cui la gente campa in media 100 anni. Ma forse è anche colpa del mare. Comunque sono contento di essere tornato per qualche giorno, perchè il mondo si svela repentinamente attraverso questa nebbia umida che cala la sera vicino al mare. Il meteo dice che c'è nebbia anche ad Amsterdam, ora. Qui splede un sole caldo che mi fa sentire la pelle viva e pulsante, gioiosa come se l'estate non fosse ancora finita. Pescara mi tiene sveglio ed è come un pizzicotto che dalla realtà esterna mi riporta al sogno di una città incantata, in cui ho vissuto quasi tutta la mia vita e che ha stregato i miei occhi e i miei piensieri con le sue lunghissime chiome da medusa. Una creatura mitologica, la mia città, come forse, la città natale di ogni essere umano, che mi richiama a se e mi riattira nel sogno di una vita e di un tempo diverso, in uno spettro di colori e suoni diversi. Come una Circe, mi tiene fuori dal mondo con il suo amore. Eppure non è ancora Casa, perchè la mia odissea è iniziata da troppo poco. La via del ritorno è ancora piena di magia e la mia presenza qui è un simulacro della mia ricerca. Aspetta la mia Penelope, e fiuta l'aria Argo fiducioso, mentre ogni cosa tras-corre come la terra sotto gli aerei, come il viaggio che non è terminato e che forse mai finirà.

venerdì, ottobre 20, 2006

FLOWING FLIGHT.
Sto preparando la valigia. Fra poco più di 24 ore sarò di nuovo in Italia, per riabbracciare i miei cari, per baciare ancora la mia ragazza, per stringere di nuovo la mano ai miei amici. Non sto più nella pelle. Ma sto anche gradualmente abiutuandomi a questa città, ai suoi ritmi, al suo flow. Ogni giorno che passa sono un po' più Olandese e la cosa mi preoccupa un po'. Come guarderò l'Italia e la mia città ora che tornerò? Come sarà rientrare nel ritmo esasperante del traffico cittadino, senza turisti, senza biciclette. Ormai per me è normale vivere senza clacson, e col suono dei campanelli delle due ruote, in mezzo ai canali col maltempo un giorno si e uno no. Ma è anche un sogno quello di poter tornare a passeggiare e correre sulla spiaggia della mia città, di risalire sulle strade impraticabili dei colli ed abbandonare le pianure sconfinate ("spietatamente piatta") di queste terre. Mi sento un po' come un cittadino di due mondi, diviso fra affetti e passioni, amori e sogni che si incontrano e si scontrano continuamente. Una specie di innesto continuo di diverse realtà direttamente sulla mia pelle, dove ogni nuova impressione lascia il segno di una felicità nuova e di una malinconia vecchia come il mondo. Io chi sono per decidere del mio destino e del giusto sguardo sul mondo? Vivo atarassicamente nella mia parte destra, come un nomade sul sentiero. Vivo di passioni sconfinate e sete di conoscenza nella mia parte sinistra, del tutto preso da ogni evenienza, da ogni piccolo dettaglio ai lati del cammino. Io scelgo solo di prendere quest'aereo, finchè il conflitto mi permetterà di resistere all'impulso di liberarmi di una parte di me. Il tempo scorre e fluisce qui come lì e tutto ciò che ritorna sta per partire. Tempo di passioni e di collaudi, di costole pesanti e teorie lentiformi. Tempo di restare e di capire, di trovare casa, di tornare a casa. 10 anni di ritorni a casa. Tempo di partire. Forse domani tempo di decidere.

martedì, ottobre 17, 2006

SOLDI OUT. Sabato un altro straordinario concerto a (sotto) prezzo stracciato (ma a prezzo... mi sono praticamente finiti i soldi). Stavolta Jeremy Pelt, grande trombettista! Davvero musica di ottimo livellocon un batterista NewYorkese coi controtempi: Eric McPherson. Mi chiedo perchè i pianisti dei jazzisti neri sono sempre bianchi... Questo addirittura Texano. Suggerirei sto quartetto per il Pescara Jazz Festival. Sono mittici. A seguire serata greco-americana, in compagnia di 1 ragazzo divertentissimo e 3 ragazze molto simpatiche. Ma la gente che fa il master è molto molto diversa da chi fa l'Erasmus. Ma proprio parecchio! Noi masterizzandi siamo molto più noiosi e timidi, meno intraprendenti e selettivi, più paciocconi e studiosi, seri e compassati. Insomma, di norma direi più grandi, anche se non è sempre così. Probabilmente viviamo l'esperienza di studiare ad Amsterdam un po' meno come una vacanza.
Comunque la vita qui è una pacchia. Studiare non è pesante una volta che ci si fa l'abitudine, e quando c'è il sole Adam è coloratissima e piena di vita. Stasera nessun progetto, per ora. Arriveranno. Oggi pomeriggio si studia ancora. Dovrei fare la museum card. Un pezzo di plastica che costa 30€ e da accesso a quasi tutti i musei della nazione per un anno. Non male. Dovrebbero inventarla anche in Italia. Me la comprerei anche se costasse 60. Comunque non ancora vado al Reijksmuseum e al VanGogh, il che è gravissimo. Vorrei andare anche alla RembrandtHuis Museum, che è una ficata. Ve l'ho detto che ho visto l'aula di anatomia dove quel cornutaccio dipingeva i corpi squartati? E' stupenda, dentro un edificio molto suggestivo al centro di NeuweMarkt, la piazza dove c'era il mercato dei fiori. Ora si è spostato sul Singel, uno dei canali principali e più suggestivi di Adam, proprio dove confluisce nell'Amstel. Molto affascinante al mattino presto, col sole basso sui canali e un po' di nebbiolina rada. Aspetto primavera per vedere i tulipani inondare la città e i dintorni. Ecco... l'unica cosa si cui mi lamento con me stesso è di non aver ancora visto abbastanza di questo paese. Non ancora abbastanza musei e citta e mulini... diciamo che penso di essere l'unico interessato, fin'ora. Farò da solo e stica. Salutatemi le sorelle... chi ce l'ha. Ciao.

sabato, ottobre 14, 2006

MISH MISH(A). Grande concerto mercoledì! Ottima musica, splendidamente suonata. 14€ ottimamente spesi. Michael Moore, fra l'altro, ha lavorato con Misha Mengelberg, insieme a Tristan Honsinger, Dave Douglas ed Anthony Braxton. Il suo ultimo lavoro si chiama Osiris, e sono 68 minuti di musica di altissimo livello. Bimhuis è una meravogliosa sala concerti. Penso non ci sia nulla di più suggestivo della vetrata che si affaccia sul canale e A'dam by nite, mentre le note di una tromba scivolano fra i tavoli e i bicchieri mezzi vuoti. Per questo domani andrò a sentire anche Jeremy Pelt. Non che sia proprio un concerto imperdibile, ma lui sembra un tipo molto attento a creare atmosfera con la musica (www.peltjazz.com). Quindi ci vado. oooooh. Torno or ora dalla proiezione in 70mm di 2001: A Space Odyssey, che mi ha lascito come sempre piuttosto frastornato, soprattutto perchè sullo schermo cinerama di A'dam ogni dettaglio viene esaltato parossisticamente. Una gozzovigliata (cito). Ma, comunque, la notizia più importante è che mi avvio alla conclusione di questo primo blocco di lezioni (era ora). Mi aspetta un duro lavoro: scrivere 3000 parole in inglese è già molto difficile per me... dargli un senso poi... ma io sono fortissimo e faccio paura e faccio fare. Quindi mi metterò quanto prima al lavoro per ottenere risultati eccellenti e sconvolgere questi cazzoni di olandesi con la mia mente superiore. Fuori c'è gente che rutta. Sono le 2 e mezza. Non c'è più religione. Meno male. Comunque, stavo pensando... buonanotte.

Seguono saluti particolari:
- Un bacio, Kiki: lungo quanto il giorno che viene. La mia passeggiata sulla Luna.
- Scuppà or bubba the bigbabel.
Addasunà!
- Rock a etti de Roma.

- Un inchino al nostro Antolollo da Messina.

- Il cantatù o Vitaphone o ASSunto Spino. Ti penso spesso amico, mentre mi spiegano le cose.

- Conosco delle ragazze greche, ma mai abbastanza ragazze da eguagliare il Greco.

- Memento Onda or the melt belt.
- Daggamuff(dive)in o el sociopatetico o PIATTOriccomicificco.
- Raging Bull o il doppia guardia.
- Semola il corto o BusterKeaton.

- Dicletrenta. Auguri di buon ridimensinamento cerebrale.

- When d...

- Il nipote bello del cantante lirico.

- Quello bello e dannato.

- La mamma nuova. Auguri.
- La mamma.

- La nonna biturbo.
- La zia imprevedibile.
- Mozzio Lozzio.

- Giulietta la dolce
, Giulietta la lenza.
- Buck Bella or the accounts holder.

- Il bassista pessimista.
- Il chitarrista fricche.

- Il chitarrista o il ragazzo RAMantico.

e tutti quanti gli altri a cui voglio un bene assatanato. Mi mancate. E per quanto io sia lontano, vi sento sempre tutti vicini. Che mi tocca!

martedì, ottobre 10, 2006

POFFER BOCCA. Una settimana vola via molto rapidamente. Soprattutto se non hai tempo per tirare un respiro. Qui è finito uno dei miei corsi oggi. Uno dei miei mitici corsi sul restauro del cinema. Roba tosta....
Comunque qua a francavilla mi annoio da morire. Tra l'altro non posso manco uscire, perchè sto vicino a casa di quel matto e non mi posso far vedere che gli devo ridare 50 euro.
Sto delirando, ma è perchè devo preparare un elaborato conclusivo per un altro corso, "Theory of Archives and Media". Roba tosta....
Questo finesettimana vado al cinema. All'Asterope. Proiettano "2001" in 70mm. Un evento straordinario per Francavilla, ma del tutto comune ad Amsterdam. Poi il giorno dopo mi vado a sentire il concerto di Michael Moore all'auditorium Flaiano. Mi sa che non posso andare avanti così. Fra 11 giorni prendo l'autobus per tornare a Pescara. Dieci minuti e sono di nuovo a casa dopo un mese e mezzo di assenza. Una svolta: quest'anno il governo Olandese ha stanziato 56 milioni di euro per la Mediateca di Pescara ed il Filmmuseum. Nel frattempo io mi sono garantito la mia intership con il Filmmuseum per un progetto di restauro nel 2007. Si tratta di Sette chili in sette giorni, da restaurare presso il laboratorio di fisica e chimica del liceo classico "G.D'Ammunzio". Roba tosta....
Sono venuto a Francavilla per sfuggire alla verità, ecco la verità.
I fatti si fanno (reali) raccontando. E quanto più li racconto tanto più sono fatti. I fatti sono reali se hanno un senso (narrativo). E quanto più li conscrivo, tanto più li referenzializzo.
Non è una questione di Verità e Falsità. E' una questione di reale, fattuale, formale. La realtà è formale.
Non si tratta nemmeno di convincere. Si tratta di lasciare tracce, o meglio orme. Ormai mi dileguo e riporto il mio esistere nel baratro di indefinitezza che è il network. Il mio essere invece rimane intangibile ed ignoto, soprattutto per me.

PS: Lo so. Lo so. Poi passa.

lunedì, ottobre 02, 2006

HULA E HOP.
La piscina dove vado a nuotare il lunedì, il giovedì ed il venerdì si chiama Het Marnix (http://www.hetmarnix.nl). Il complesso si trova in MarnixPlein a meno di un kilometro dal residence in cui vivo. Ci sono due piscine da venticinque metri nel comprensorio. Molto pulito, molto frequentato, soparttuto da bambini con relativi genitori, e molto bello, dal momento che di fianco alla piscina si apre una grande vetrata che si affaccia direttamente sul canale, che mi pare si chiami Nassau, esattamente allo stesso livello. Il bello di fare attività sportiva all'estero è che costa davvero molto meno rispetto al prezzo italiano, ma davvero molto meno, ma molto. Diciamo nell'ordine di un decimo, circa. Ora. Non che io voglia essere importuno, ma qualcuno mi sa spiegare perchè? E non mi dite che il nostro è un paese di merda. Io voglio solo capire perchè qui per nuotare tre volte alla settimana, con un istruttore, da settembre a giugno pago 68 €. E non mi sbaglio. L'ho chiesto circa 15 volte per essere sicuro, perchè non ci credevo. Perchè? Perchè in Italia si paga 10 volte tanto, in media per nuotare? Ma forse il nuoto è una banale eccezione. Forse per gli altri sport non è così. Forse. Bhè. Comunque forse mi iscriverò anche ad un assurdo corso di Thai-Chi, visto che mi avanza qualche soldo.
Fuori piove a dirotto (può essere che i prezzi dei centri sportivi siano così bassi perchè quando piove non ci va nessuno?) e fa freddo. Domani andrò a far visita al Haghefilm, il laboratorio di restauro del Filmmuseum. Di solito facciamo lezione al filmmuseum, nella sala A, interamente restaurata anche lei, perchè è una sala del 1920, con ancora le pareti originali ed i lampadari originali e blabla originale. Le poltrone per fortuna le hanno cambiate. Sono molto comode. Domani però si va a vedere direttamente come lavorano in laboratorio, e come funziona l'attrezzatura vera e propria. Per chi fosse curioso: http://www.cineco.nl. E' un po' lontano dal centro, ma pioggia permettendo vorrei andare in bici (tanto vado ovunque in bici). Continuo a conoscere gente ovunque e a scambiare numeri di telefono con tutti. Ormai è quasi un'abitudine. Mi sembra del tutto normale dopo 3 minuti di chiacchiere dare il mio numero, quasi come se dovessi ringraziare. Domani alle 19 ho il mio primo incontro con un lavoratore olandese. Probabilmente sulla 40ina. Mi ha chiamato perchè ho messo un'annuncio su internet, in cui offro lezioni di italiano. Penso che la cosa sarà alquanto ridicola. Ma tentar non nuoce. Il suo nome è assolutamente fantastico e aspettavo da parecchio di conoscere un olandese con un nome simile. Sapevo dell'esistenza di questi fenomeni lingiustici, ma venire a contatto diretto con un esemplare nominale di siffatta improbabile incompatibilità enunciativa è se non altro rimarcabile. Il suo nome, se ho ben capito è Grt. Da pronunciare esattamente come il raschio che precede la scatarrata, ma con una contrazione maggiore e con una marcatura della t finale. Che meraviglia! Ovviamente tutti si chiederanno, come mia madre, se il suo cognome è Pthu...
Mercoledì mi hanno invitato per una partita a poker. Ci vorrebbero un altro paio di loschi figuri italioti di mia conoscenza per rendere il tavolo bollente. Ma mi accontenterò.
Oggi il Prof. Kaatelar (vi farei vedere il suo Ex Libris) mi ha prestato qusto libro: Mal D'Archivio: un impressione feudiana di Jacques Derrida, edito da Filema. E' la traduzione italiana di Mal d'Archive, un libro che consiglio vivamente di leggere a chiunque sia interessato alla psicanalisi, all' archivistica e soprattutto alla connessione fra le due materie, che implica parecchie riflessioni sociologiche e, ovviamente, filosofiche. Tra le altre cose è molto affascinante la definizione di messianicità riferita agli archivi e la prospettiva sulle modifiche che la tecnologia vi apporta, non solo sul piano strutturale, ma anche e soprattuto su quello funzionale.
La foto che ho allegato sopra mostra la piscina. Ma non è per quello che l'ho messa sul blog... le due vecchie sono Hula e Hop. Due mie carissime amiche conosciute nel quartiere a luci rosse. Chiunque fosse interessato mi faccia sapere. Sono 30 €.
Groetjes!